Il tour Bologna Classica di 5 ore è pensato per coloro che rimangono tutto il giorno in città e desiderano approfondirne la conoscenza.
Ad integrazione del programma classico di mezza giornata (2,5 ore) è possibile quindi trascorrere un pomeriggio all’interno delle Mura storiche per visitare altri luoghi e monumenti di grande interesse.
da secoli San Domenico da Guzman riposa nella Chiesa omonima, sotto la splendida Arca marmorea realizzata da Niccolò d’Apulia e sulla quale lavorò anche il giovane Michelangelo. La Chiesa bolognese, prototipo di numerose chiese domenicane nel mondo, diventa presto un superbo Museo cittadino, contenente opere d’arte realizzate da grandi artisti quali Giunta Pisano, Michelangelo, Ludovico Carracci, Guido Reni, Elisabetta Sirani. Alcune curiosità: San Domenico ospita anche l’organo originale sul quale studiò il giovane W. A. Mozart (link itinerario musicale) mentre nel cortile antistante si trovano le Arche dei Glossatori, studiosi di Diritto romano del XII secolo e primi professori universitari.
Ritornando verso Piazza Maggiore ultima tappa è la Chiesa di Santa Maria della Vita, piccolo gioiello incastonato tra le botteghe storiche; qui l’attenzione è rivolta a un altro capolavoro di Niccolò d’Apulia, ora detto dall’Arca, il famoso Compianto sul Cristo Morto. D’Annunzio lo definì l’Urlo di Pietra, tale è la sua forza espressiva impressa nella terracotta.
Da non trascurare la Cupola disegnata dal Bibiena e l’antistante Oratorio con opera di Alfonso Lombardi.
Info pratiche: Ingresso S. Domenico Euro 0,70 p.p; eventuali modifiche di orario in caso di funzioni religiose – ingresso S. Maria della Vita Euro 3,00 p.p fino a 15 persone, Euro 1,00 p.p per gruppi oltre le 15 unità.
passeggiare tra i portici di “Mamma Bologna” , come canta F. Guccini, riserva sempre delle piacevoli sorprese. Non esiste al mondo un’altra città che abbia tanti portici quanto Bologna: nel solo centro storico i porticati misurano più di 38 chilometri e raggiungono i 53 km sommando quelli fuoriporta.
Su di essi si affacciano palazzi, si alzano torri e si aprono magnifici chiostri, regalando incantevoli angoli ormai divenuti simboli della città.
L’itinerario attraversa il Quartiere Universitario dove si trovano i portici lignei originali del XIII secolo, mentre una piccola sosta permette la visita al Chiostro di Santa Cecilia lungo il porticato di San Giacomo, proseguendo fino alla splendida Basilica dei Servi e il suo celebre portico immortalato nella canzone gucciniana. Da lì Strada Maggiore conduce sotto le Due Torri, percorrendo i portici lignei medievali di Corte Isolani e quelli rinascimentali di San Bartolomeo.
Simbolo cittadino e identitario, per la loro rilevanza artistico-culturale i portici bolognesi sono candidati come “patrimonio dell’umanità” dell’UNESCO.
Info pratiche: durante le funzioni religiose le visite turistiche potrebbero subire variazioni. Ingressi gratuiti in entrambi i luoghi.
quale modo migliore di conoscere una città se non la visita di un suo museo?!
Da secoli Bologna porta orgogliosa il suo soprannome di “la Dotta” per il ruolo fondamentale dell’Università nella vita cittadina e, di conseguenza, vanta una straordinaria ricchezza museale: oltre 50 musei conservano infatti un patrimonio culturale e artistico che spazia nei temi e nel tempo, dalla preistoria ad oggi.
Museo Archiginnasio: tra le più importanti raccolte archeologiche italiane, rappresentativo della storia locale (vi si trova la prima rappresentazione di Mortadella ante litteram..), dalla preistoria all’età romana.
Museo Medievale: ha sede nel quattrocentesco Palazzo Ghisilardi ed espone principalmente testimonianze del Medioevo cittadino, dai più antichi manufatti dei secoli VII-IX alla grande statua di Bonifacio VIII (1301).
Palazzo Pepoli: Museo della Storia di Bologna rappresenta un percorso museale innovativo, dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni.
Pinacoteca: La Pinacoteca Nazionale di Bologna ha sede nella zona universitaria, nello stesso edificio storico che ospita l’Accademia di Belle Arti e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Bologna. Rinnovata ed adeguata agli standard europei, è oggi da annoverare tra le più moderne ed importanti Gallerie nazionali conosciute ed apprezzate all’estero. Il suo patrimonio permette un vasto percorso artistico dell’arte emiliana dal XIII all’ inizio del XIX secolo.
Mambo – Museo Arte Moderna Bologna: nel cuore del distretto culturale della Manifattura delle Arti, al centro di una serie di realtà dedicate alla ricerca e all’innovazione, il nuovo museo propone una prospettiva dinamica: ripercorre la storia dell’arte italiana dal secondo dopoguerra a oggi e esplorare tutti i linguaggi contemporanei delle Arti Visive.
Info pratiche: Ingresso ai Musei
In pieno centro cittadino, ma ancora poco conosciuto, l’Oratorio di San Colombano è in realtà un antico e bellissimo complesso ricco di storia e di fascino. Gli ultimi lavori di restauro hanno riportato la chiesa e la rinvenuta cripta romana, contenente insaspettate e rare testimonianze pittoriche duecentesche, all’antico splendore. Ma è il piano superiore a destare grande meraviglia: vale a dire l’oratorio con i riquadri contenenti la Passione di Cristo, quella famosa “Gloriosa Gara” tra i migliori artisti della cosiddetta “scuola carraccesca” che tanto suggestionò il Malvasia e Arcangeli.
Guidati da Ludovico Carracci artisti quali Francesco Albani, Domenichino, Balanino, Barbieri, Massari e Brizio, oltre a Guido Reni, hanno lavorato nello spazio prospettico dell’Oratorio realizzando le scene illusive della storia della Passione, un campione collaudato della nascente scuola pittorica bolognese.
Gli ambienti del complesso di San Colombano ospitano dal 2010 la splendida collezione di strumenti musicale del Maestro Luigi Tagliavini: una raccolta unica per pregio e numero dei pezzi, che comprende clavicordi, arpicordi, organi, clavicembali,spinette, pianoforti e una raccolta di strumenti a fiato e popolari risalenti ai secoli tra il XVI e il XIX.
In questo luogo raccolto e appartato pittura e musica dialogano in perfetta armonia e ben testimoniano lo spirito artistico della città.